I metodi da noi utilizzati sono stati:
- profondità di campo
- tempi di esposizione
- temperatura colore
- movimento
La profondità di campo è lo spazio entro il quale ciò che viene inquadrato risulta ragionevolmente a fuoco. Il diaframma è un'apertura circolare o poligonale, incorporata nel barilotto dell'obiettivo, che ha il compito di controllare la quantità di luce che raggiunge la pellicola o nel più comune dei casi, il sensore. Più chiudiamo il diaframma più la profondità di campo aumenta. Per dimostrare questo cambiamento abbiamo posizionato 3 oggetti a diversa distanza l'uno dall'altro, 1/3 di distanza in avanti e 2/3 dietro. Chiudendo il diaframma tutti e 3 gli oggetti saranno messi a fuoco, aprendo il diaframma invece e concentrandosi su uno solo dei 3 oggetti gli altri risulteranno sfocati. Questo tipo di tecnica può essere utilizzato per i ritratti.
Utilizzando un tempo di esposizione lungo si può riprendere il movimento di un oggetto, questo dipende anche dalla velocità che ha l'oggetto in questione. Se ad esempio sto fotografando una persona che cammina e una che corre con il stesso tempo di esposizione, avrò nella prima minore movimento rispetto alla seconda fotografia. Per poter congelare il movimento dobbiamo utilizzare un tempo breve.
Alterando la temperatura del colore, ovvero modificando il bilanciamento del bianco, si può avere delle fotografie con diverse illuminazioni.
Ecco a voi la nostra impaginazione:
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